- Banda Setteville
Alla firma della convenzione setteville

Banda Setteville

La Banda Setteville vi ringrazia per essere entrati a visitare questo sito. Nella sezione “Chi siamo” potrete trovare notizie sulla nostra banda (storia, attività, curriculum dei maestri, etc); nella sezione “Galleria” sono disponibili le foto delle nostre uscite e dei concerti, di queste attivitá vi terremo aggiornati con il sottostante calendario delle nostre attivitá.

Chi Siamo

La Banda Sette Ville é nata il 2 maggio 2017, data in cui é stata firmata la convenzione presso il municipio di Quero dai presidenti della Banda Cittadina di Alano di Piave e dell’Unione Sette Ville. Da quel giorno la banda di Alano di Piave, nata nel 2003 per volontà dell’associazione ex emigranti e di Fabrizio Tessaro, primo presidente, ha assunto la denominazione di Banda Sette Ville. L’Unione Sette Ville sostiene la nuova realtà bandistica con l’intento di promuovere un’attività culturale in favore del mondo giovanile e non solo, di trasmettere l’amore per la musica come valore sociale, di proporsi come luogo di incontro e di aggregazione. Il repertorio spazia dalla musica tradizionale per banda, con le tradizionali marce da sfilata, a trascrizioni di musica leggera, brani classici e colonne sonore. La banda collabora per l’animazione di manifestazioni ed eventi sociali, cerimonie civili e religiose. Ogni anno organizza il concerto di fine anno e il concerto di primavera. La Banda Sette Ville é diretta dalla maestra Laura Argenta. Diplomata in clarinetto, la maestra Argenta ha seguito corsi di perfezionamento e ha collaborato con varie orchestre e formazioni con le quali ha tenuto concerti anche all’estero e in qualità di solista. Ha diretto diverse bande e gruppi di fiati della provincia di Belluno. Attualmente é docente di clarinetto presso la scuola secondaria di primo grado di Belluno.

I Maestri

Cliccare sull'immagine dei Maestri
per avere delle informazioni aggiuntive

Maestra Laura Argenta Maestro Alberto Perenzin Maestro Valter Zancanaro
Maestra Luisa Nalato Maestra Davide Mori

Laura Argenta

L. Argenta

Alberto Perenzin

A. Perenzin

Valter Zancanaro

V. Zancanaro

Luisa Nalato

L. Nalato

Davide Mori

D. Mori

Maestra Laura Argenta

Maestra Laura Argenta

Diplomata in clarinetto, ha studiato con il m. Elio Peruzzi e con la prof.ssa Mirta Tormen. Ha seguito corsi di perfezionamento con il m. Fabrizio Meloni. Ha collaborato con varie orchestre e formazioni con le quali ha tenuto concerti anche all’estero e in qualitá di solista. ha frequentato un corso triennale per maestri e direttori di banda organizzato dall$rsquo;Anbima provinciale di Udine, tenuto dal m. Daniele Carnevali durante il quale ha potuto partecipare a vari stage con i compositori Lorenzo Pusceddu, Lorenzo Della Fonte, Andrè Waignein, Herdy Mertens, Jacob de Haan e Ferrer Ferran. Ha diretto la banda comunale “S. Cecilia” di Puos d'Alpago (BL) e la Banda Giovanile dell’Alpago (BL) della quale é stata promotrice. Con la “Belluno Wind Band” (Orchestra di fiati della provincia di Belluno) ha partecipato, in qualitá di direttore, al VII Concorso Bandistico Nazionale del Friuli 2006 classificandosi al primo posto della sua categoria e alla decima edizione del Concorso Internazionale Flicorno d$rsquo;Oro 2008 ottenendo il terzo posto della sua categoria. Nel 2005 ha curato la nascita della Banda da Fodom (BL) che ha diretto fino al 2015, con la quale ha inciso un cd ed ha partecipato nel 2013 al Concorso Internazionale Flicorno d’oro di Riva del Garda ottenendo un ottimo risultato ed ampio consenso. Dal 2014 dirige la Banda cittadina di Alano di Piave e l’ononima Banda Giovanile.

Maestro Alberto Perenzin

Maestro Alberto Perenzin

Ha iniziato lo studio della tromba con il M. Renato Pante. Ha conseguito il diploma in tromba presso il Conservatorio Statale di Musica A. Steffani di Castelfranco Veneto. Ha conseguito nel 2007 il Diploma Accademico di secondo livello ad indirizzo orchestrale presso il Conservatorio Statale di Musica C. Pollini di Padova, sotto la guida del M. Fabiano Maniero. Ha seguito corsi di perfezionamento con Maestri quali Marco Pierobon, Roger Bobo, Guido Corti, Donato De Sena, Stephen Burns, Steven Mead, Alberto Brini. Ha fatto parte dell’Orchestra Giovanile Italiana (2001/02-2002/03), dove ha ricoperto anche ruoli da prima parte e nel 2003 ha conseguito l’attestato di Qualificazione Professionale per Orchestra. Ha collaborato con l’Orchestra giovanile L. Cherubini, l’Orchestra del teatro La Fenice di Venezia, l’orchestra Haydn di Trento e Bolzano, l’orchestra del Teatro lirico di Cagliari, l’Orchestra Filarmonia Veneta G.F. Malipiero, l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna. Come membro di tali orchestre ha avuto modo di suonare sotto la guida di importanti direttori tra i quali Gianandrea Noseda, Eliahu Inbal, Marcello Viotti, Gustav Kuhn, Wayne Marshall, Michele Mariotti, Renato Palumbo, in importanti teatri e sale da concerto in Italia e all’estero tra i quali: Konzerthaus di Berlino, Tokyo Bunkakaikan, Teatro Comunale di Bolzano, sala G. Mahler di Dobbiaco, Teatro Verdi di Padova, Teatro Olimpico di Vicenza, Teatro Comunale di Modena, Teatro Verdi di Firenze, Teatro Goldoni di Livorno, Teatro Coccia di Novara, Teatro comunale di Aosta, Nuovo Teatro di Avellino. Si è esibito recentemente, in qualitá di solista, presso il Teatro La Fenice di Venezia nella realizzazione dell’opera “La grande guerra vista con gli occhi di un bambino$rdquo; di Claudio Ambrosini. Ha ottenuto l’idoneitá all’audizione per prima tromba, nel 2017, presso L’Orchestra Sinfonica di Milano G. Verdi.

Maestro Valter Zancanaro

Maestro Valter Zancanaro

Nato l’11\11\1985, ha iniziato lo studio della tromba a tredici anni nei corsi amatoriali della banda di Arsiè. Ha proseguito gli studi musicali con Renato Pante, Alberto Frugoni e Ivano Ascari. Si è diplomato in tromba al conservatorio “C. Monteverdi” di Bolzano sotto la guida del Maestro Marco Pierobon e successivamente si è brillantemente laureato al Biennio Superiore di Tromba presso il conservatorio “A. Steffani” di Castelfranco Veneto (TV) con il maestro Fabiano Maniero, suo attuale insegnante. Ha inoltre partecipato a Masterclass con i maestri: Giancarlo Parodi, Roger Bobo, Gabriele Cassone, Steven Mead e Steve Jones. Ha ottimamente concluso il Corso per Direttore di Banda Musicale organizzato dal conservatorio “A.Steffani” di Castelfranco Veneto e tenuto dal M. Marco Tamanini. Ha collaborato e collabora tutt’ora con varie formazioni musicali tra cui l’ Orchestra Filarmonia Veneta, l’Orchestra di stato di Rousse (Bulgaria), la Dolomiti Symphonia, la Daphne Chamber Orchestra, la Swingin’ Jazz Orchestra, la Belluno Wind Band, la Blue Night Jazz Orchestra, la Dolomiti Wind Band, l’orchestra di fiati “A.Rosmini” di Rovereto, la “Banda rappresentativa della Federazione” delle bande trentine e l’orchestra di fiati “Nuova Banda di Castelfranco Veneto”, con la quale ha inciso la “Suite dolomitica” proposta come inno alle dolomiti e composta dal Maestro Giusto Pio (giá violinista dell’orchestra RAI e noto collaboratore di Franco Battiato). Collabora inoltre con numerosi complessi bandistici. Ha all’attivo concerti in tutta Italia e all’estero (Austria, Polonia e Spagna). Dall’ottobre 2005 insegna Ottoni alla Civica Scuola Musicale “S.I.M.” di Borgo Valsugana, Levico e Caldonazzo (TN); insegna Teoria e Solfeggio e Ottoni nelle bande di Strigno (TN), Castello Tesino (TN), Arsiè (BL), Alano di Piave (BL). Dal gennaio 2008 è direttore della Banda Civica Lagorai di Strigno e da luglio 2015 è direttore della Banda Parrocchiale di Maser (TV). Inoltre ha collaborato e collabora tutt’ora con le scuole primarie di Arsiè, Fonzaso, Arten (BL), Ospedaletto (TN) e le scuole Medie di Seren del Grappa e Pedavena (BL), oltre alla scuola di musica “F. Sandi” di Feltre. Dal settembre 2014 è inoltre docente di ottoni presso la scuola di musica “G.F. Malipiero” di Volpago del Montello.

Maestra Luisa Nalato

Maestra Luisa Nalato

Nata a Belluno, ha iniziato gli studi di Flauto traverso con il M’ Delio Cassetta presso la Scuola Comunale di Musica “A. Miari” di Belluno e, successivamente si é iscritta al Conservatorio Statale “A. Pedrollo” di Vicenza dove si é diplomata nel 1991 sotto la guida del M’Antonio Carraro. Ha partecipato, in duo con il pianoforte, al “Corso nazionale di musica da Camera del ’900“ tenutosi a Vicenza dal M’ Renato Maioli ed ha seguito un corso annuale di perfezionamento con il M’ Enzo Caroli. Ha tenuto concerti in varie formazioni cameristiche, fa parte del Trio “Mezzoforte” , dell’Ensemble Barocco “Sottovoce”, dell’ Orchestra di fiati “Dolomiti Wind Orchestra” e collabora con il chitarrista Vittorino Nalato. Appassionata di musica barocca sta frequentando un corso di Flauto Traversiere presso il Conservatorio di Vicenza tenuto dal M’ Manuel Staropoli. Insegna Flauto traverso presso l’Accademia “G. Rossini” e la Scuola “Nova Cantica” di Belluno, il Centro Musicale “Unisono” di Feltre e per i Corsi ad indirizzo bandistico di Livinallongo, di Alano di Piave e dell’Alpago.

Maestro Davide Mori

Maestro Davide Mori

Ha studiato con il M. Giorgio Cassetta alla scuola A. Miari di Belluno e ha sostenuto l’esame di diploma presso il conservatorio di Adria (2000); sotto la guida dello stesso insegnante, ha conseguito a pieni voti il Diploma Sperimentale di II livello in Discipline Musicali presso il conservatorio A. Steffani di Castelfranco Veneto (2012). Ha seguito per alcuni anni i corsi estivi di perfezionamento tenuti a Belluno dal M. Paolo Pollastri. La sua preparazione è stata curata anche dai maestri Andrea Bressan, Giuseppe Falco, Francesco Fontolan e Manuel Staropoli. Suona in duo con il papá Fiorenzo, organista, e fa parte degli ensemble barocchi Ex Tempore e Sottovoce (Luisa Nalato flauto traverso, Giuliana Casagrande flauto dolce, Radmila Visentin clavicembalo, Andrea Muscas violoncello), dell’orchestra di fiati Dolomiti Wind Orchestra (dir. Ivan Villanova) e dell’Orchestra giovanile bellunese (dir. Matteo Andri). Insegna Oboe ai corsi ad indirizzo bandistico di Livinallongo (presso l’Accademia G. Rossini di Belluno), dell’Alpago e di Alano di Piave. Laureato in architettura a Venezia (1999), insegna Tecnologia presso l’Istituto Comprensivo di Quero.

Galleria

Per motivi logistici in questa pagina è visibile solo un foto per evento, tuttavia cliccandoci sopra è possibile scorrere le altre foto dello stesso evento

Geretsried (Germania) - 30 07 2019

Apertura della festa della birra

Apertura della festa della birra

Sospirolo - 24 02 2019

Carnevale

Carnevale

Sospirolo - 02 12 2018

Concerto di Natale

Concerto di Natale

Carpen (Quero-Vas) - 29 06 2018

Musica in Frazione

Musica in Frazione

Quero - 27 05 2018

Concerto di Primavera

Concerto di Primavera

Trento - 13 05 2018

91ma Adunata degli Alpini

91ma Adunata degli Alpini

Alano di Piave - 25 04 2018

Festa della Liberazione

Festa della Liberazione

Quero - 07 04 2018

Note di Fratellanza tra i Reticolati

Note di Fratellanza tra i Reticolati

Alano di Piave - 17 12 2017

Concerto di Natale

Concerto di Natale

Quero - 05 11 2017

Commemorazione del 4 Novembre

Commemorazione del 4 Novembre

Alano di Piave - 29 10 2017

99° anniversario dei fatti d'arme della Conca di Alano di Piave

99° anniversario dei fatti d'arme della Conca di Alano di Piave

Alano di Piave - 11 06 2017

Concerto di Primavera

Concerto di Primavera

Quero - 02 05 2017

Firma della convenzione Setteville

Firma della convenzione Setteville

Gli strumenti musicali

In questa pagina potrete trovare una piccola descrizione sugli strumenti che vengono da noi suonati. Per motivi di praticitá non si può qui fare una vasta descrizione doi ogni strumento, e se d’altronde vi serve una descrizione dettagliata vi consiglio di consultare wikipedia, comunque vi daremo una piccola presentazione per ogni strumento principalmente suonato.

Clarinetto

Al clarinetto, Gloria Tessaro

Progenitore del clarinetto, elaborato da Johann Christoph Denner di Norimberga intorno al 1690, è lo chalumeau, antico stumento ad ancia semplice e tubo cilindrico. Denner studiò la posizione dei fori con maggiore precisione, aggiunse delle chiavi e introdusse il portavoce grazie al quale aumentò l’estensione verso l’alto. Il nome del clarinetto deriva dal clarino, che significa “chiaro”, “acuto” cui è stato aggiunto il suffisso “etto”. Clarino era il nome che ai tempi di Johann Sebastian Bach veniva dato alle trombe acute. Il fatto che il clarino abbia ereditato questo nome, sottolinea come un tempo il suono del clarinetto venisse associato a quello delle trombe. A differenza del flauto, nel clarinetto il suono non si origina solo col fiato. Per la produzione del suono è fondamentale il bocchino al quale viene fissata un’ancia tramite una legatura. Quando l’esecutore soffia nel bocchino fa vibrare l’ancia che, a sua volta, mette in vibrazione la colonna d’aria all’interno del tubo.I ragazzi della bandina L’ancia e l’aria non possono produrre da soli un suono utile, ma hanno una grande influenza sul suono che nasce nel corpo cilindrico del clarinetto. La lunghezza del tubo e di conseguenza la lunghezza della colonna d’aria, determina l’altezza del suono. L’anca ed il bocchino assicurano ai suoni acuti consistenza e brillantezza. Gran parte del tubo del clarinetto ha forma cilindrica, solo verso l’estremitá diventa di forma conica. Grazie a questa particolaritá il clarinetto produce gli armonici a distanza di una dodicesima e non di un’ottava, il che gli consente un’ampia estensione. Per riuscire a ricavare tutti i toni e semitoni compresi tra il suono fondamentale e la dodicesima in modo chiaro e intonato, lo strumento è dotato di una meccanica piuttosto complessa. Il clarinetto è formato dal bocchino con l’ancia, il barilotto, il tronco superiore cilindrico, il tronco inferiore leggermente conico e la campana.
Il legno tradizionalmente utilizzato per costruire il clarinetto è l’ebano, che conferisce il caratteristico colore nero. Altri legni impiegati sono il grenadilla (oggi il più utilizzato), Cocobolo e il palissandro (o rosenwood) dell’Honduras.

Flauto Traverso

Al flauto traverso, Silvia Codemo

Il suo nome (anticamente: traversiere) deriva da traverso proprio perché si suona di traverso. Nella sua forma moderna, il flauto traverso (anche noto come flauto traverso da concerto occidentale) é costruito normalmente in metallo. Ha forma cilindrica nel corpo centrale e nel trombino, leggermente conica nella testata. Nelle orchestre a fiati si usa il flauto traverso, oggi costruito per lo più in lega metallica o argento. Nella parte superiore del tubo é praticato un foro laterale, chiamato bocca. L’esecutore posa le labbra su questo foro senza però chiuderlo completamente e soffia contro uno degli spigoli: la colonna d’aria contenuta nel tubo si mette così in vibrazione e produce il suono.

Sassofono

I nostri sassofonisti

Il sassofono fu ideato verso il 1840 dal costruttore belga Adolf Sax. Pur avendo un corpo in metallo (i migliori sono nichelati, argentati o dorati), il suono viene prodotto da un bocchino simile a quello del clarinetto, al quale é fissata un’ancia in canna di bambu. É per questa ragione che il sassofono é considerato parte della famiglia dei legni. I fori vengono coperti con delle chiavi il cui meccanismo si basa sul sistema Böhm. Il sassofono ha un suono intenso nel forte, un timbro caldo, ricco e duttile; l’estensione é stata ampliata in epoca recente fino al registro acuto. Grazie alle proprie caratteristiche sonore, all’agilitá, alle varie possibilitá di staccato (semplice, doppio, triplo, Flatterzunge) e ai vari effetti possibili (vibrato, glissando) il sassofono é diventato lo strumento jazz per eccellenza. I tipi maggiormente utilizzati nelle orchestre a fiati sono il contralto, il tenore e il baritono, più di rado anche il soprano ed il basso. Anche se nelle intenzioni del suo inventore il sassofono fu costruito per essere impiegato nelle orchestre di fiati, giá a partire dal XIX secolo il sassofono fa il suo ingresso nell’orchestra sinfonica.

Corno

Al corno, Elia Carelle

Il corno ha la più vasta gamma timbrica della famiglia degli ottoni e si abbina bene con tutti gli strumenti. Il timbro può essere caldo, dolce, morbido, distante (bouchè), chiaro, scuro, squillante o contenuto. La meccanica gli permette una grande agilitá. Il bocchino stretto, a forma di imbuto, offre la possibilitá di ottenere una ampi gamma dinamica e varie sfumature. Lo strumento si sviluppa a partire dal corno da caccia. Introducendo la mano nel padiglione oppure utilizzando vari tipi di sordina è possibile modificare profondamente il timbro dello strumento. Il corno è normalmente tagliato in fa e notato in chiave di violino. Il suono dello strumento risulta quindi una quinta giusta sotto la notazione. Per le parti più gravi si utilizza anche la chiave di basso, il corno suona una quarta sopra la notazione (suono = una quarta superiore rispetto alla notazione). Nella letteratura più moderna, suona una quinta giusta sotto anche nella chiave di basso, cioè il suono risulta una quinta sotto alla notazione.

Tromba

I nostri trombettisti

Fino circa al 1820, la tromba era uno strumento naturale senza pistoni. Di forma allungata nell’antichità, acquisisce una forma curva a partire dal XV e XVI secolo. Le parti acute nelle trombe, composte da linee melodiche congiunte, venivano chiamate clarino ed erano particolarmente difficili da eseguire. L’invenzione dei pistoni facilitò notevolmente la tecnica dello strumento e rese possibile il cromatismo nel registro grave. Nelle orchestre di fiati viene oggi impiegata la tromba in sib, più raramente quella in do.

Trombone

Al trombone, Valter Rizzotto

Il trombone è uno degli strumenti più antichi della famiglia degli ottoni, conosciuto nella sua forma primitiva gia dall’antichità. Nel XV secolo lo strumento acquisisce la sua forma odierna. Al posto dei pistoni il trombone possiede la caratteristica coulisse, una pompa a tiro che permette di allungare il tubo di risonanza. Il trombone più usato è il tenore.In dettaglio, il trombone è intonato in sib, ma viene notato come strumento non traspositore in chiave di basso, di tenore o di contralto. In Svizzera si usa anche la notazione in chiave di violino trasportata. Spesso il trombone tenore è dotato di una ritorta (sib-fa) che può essere azionata mediante il pollice della mano sinistra. Un tubo supplementare permette di abbassare l’estensione in fa. Questo strumento viene detto trombone tenore/basso. Il trombone può eseguire con grande facilità il glissando.

Tuba

Al bassotuba, Giuseppe Zatta

Nelle orchestre di fiati si impiegano di solito i bassi tuba in mib e in sib, solo raramente quelli in fa e in do, che sono impiegati nelle orchestre sinfoniche. Le tube sono gli strumenti più sonori nel registro; possiedono inoltre un’ampia varietà dinamica e ricche possibilità espressive. Le tube sono notate in chiave di basso come strumenti non traspositori e in chiave di violino come strumenti traspositori (in mib e in sib). Raramente viene usata la notazione in sib in chiave di basso.

Batteria

Alla grancassa la Maestra Laura Argenta

La batteria è uno strumento musicale composto da tamburi, piatti e altri strumenti a percussione disposti in modo tale che possano essere suonati da un solo musicista. I nostri percussionisti I tamburi che compongono una batteria sono: la cassa (comandata generalmente dal piede destro), il rullante, uno o più tom tom (detti più semplicemente “tom”) e uno o più floor tom (chiamati “timpani”, pur diversi da quelli dell'orchestra sinfonica). I piatti che possono essere annessi ad una batteria sono: ride, hi-hat detto anche charleston, (il pedale apre e chiude i due piatti) crash, splash, china. Esiste una vasta gamma di modelli di piatti ognuno disponibile in vari diametri, spessori, profili e forme per poter personalizzare il suono del musicista e della musica che si vuole comporre. Bisogna anche ricordare che la batteria fa perte delle percussioni, ovvero strumenti in cui il suono si forma percuotendo, strofinando o sbattendo i vari strumenti.

Contatti